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GOOD BYE SOUTHAMPTON...

Southampton, Hampshire, England, United Kingdom
Ottobre 2000 - Giugno 2001

 

Nove mesi magnifici si sono conclusi.
Vorrei ringraziare tutti i personaggi e le comparse che hanno messo in scena
questo spettacolo unico; chi anche solo per un attimo ha incrociato la mia
strada e chi ha condiviso con me le sue poche salite, qualche curva qua e
la' e soprattutto le sue lunghe e fantastiche discese...
Grazie a Elisa e al suo sorriso, a Nicolò e ai suoi giri di alcol e banane
ai kitchen party, al tassista che quella sera di Ottobre mi ha scaricato
davanti alla "bellissima" Tower e a quello che l'ultima mattina a Giugno mi ha
portato alla Coach Station (quando gli ho detto che avevo comprato la maglia
del Southampton mi ha fatto lo sconto di 1 pound!); grazie a Enrico e al suo
eterno frisbee, alla risata di Donata, a Mamen, Blerta, Lars e Bjorn, al più
grande "party animal" che io conosca, Javi da Alicante, al "TV-GUYde" che si
passava settimane davanti alla tele, a Pascal e al suo accento, a Ines, agli
occhi di Eva, alla splendida negretta del 7° piano e alle bionde del 16°, a
Agheliki con il suo "prixillis", a Eugene che ha imparato a memoria "è
l'unico frutto dell'amor, è la banana", a Eskey, "F"alex e le sue bitches,
il tipo rosso, quello mezzoitaliano e tutti gli altri che hanno lanciato giù
il frigo dal 14° piano, a Russel e le sue decine di docce al giorno, a
Melanie e il suo uomo, a James con la sua "simpatica" collezione di
giornali, a Jorge e la sua inconfondibile voce, ai due porter e a Sandra la
cleaner alla quale ho affidato il mio cactus, a tutti gli altri della torre
a cui non ho mai parlato.
Grazie a Ester che mi prestava Cosmopolitan e mi ospitava tutti i weekend
per le nostre cenette, a Laura con cui ho passato un sacco di tempo ma non
ho mai mantenuto la promessa di farci una partita a squash, a Daniela e al
suo ragazzo Neil, a Dinara, Efi e le altre flatmate a cui spesso occupavo la
cucina, a Michael e allo "strowrum" che non ho mai assaggiato, a Caroline
e alla mia bella "penitenza", a Mathias che quel giorno sul bus aveva un mazzo
gigante di rose per la sua ragazza portoghese.
Grazie a Simone e al nostro rituale appuntamento alle 2.30pm con il
cioccolato della Union, la sua Fiorentina e la capoeira, a Ruben
superlopez69 e le sue frasette in italiano, a Christian che non sa ancora di
vivere in Umbria ma prima o poi lo capirà, a Andrea e finalmente la magica
Roma, a Marco "the bible" e la notte a Cardiff a parlare di donne, a Bizzo e
la tipa con la gonna e dai capelli viola in palestra, a Tommy e il football,
a Fernando, a Blanca, a Conci, a Carlos e Veronica, a Thorsten e Uli, a
Dave, Andy e Oliver, a Fingal, a Cathrine, a Cristina, a Jorge chitarrista
al Talking Heads, a Vichy prossima sposa, a Nina e il barbecue, a Leonardo.
Grazie anche a Jane Baldwin e la sua deliziosa segretaria, alla "donna"
dietro il banco di management che se si girava e parlava metteva i brividi,
a Fatima, alle cuoche giganti della mensa a Connaught e a quella simpatica
del Garden, al cassiere indiano che mi voleva sempre fregare i soldi al
negozietto di Swaythling ma non ci è mai riuscito (tiè!), al pizzaiolo
iraniano innamorato dell'Italia e degli italiani, ma anche dei francesi,
tedeschi, spagnoli, portoghesi, olandesi, tranne che inglesi, al prof Akos
Valentiny, due braccia rubate al porto di Atene, alla coppia di prof di
Econometria, Sally e Jan, al signor Roy Stainton, sorteggiato dalla strada a
insegnare marketing, a Antonella Ianni che ha dato 30elode a tutti gli
italiani, a Richard Dale che quando gli ho chiesto se potevo fare il suo
esame mi ha chiesto se ero italiano e mi ha detto che era meglio di no, a
Giulio Seccia, a Robin Mason, l'ex pornostar che ora insegna (si fa per
dire) Economia Industriale.
Ancora grazie a Jisuk che ha ballato per almeno due ore seduta sul sedile
davanti della Punto mentre io di fianco stavo guidando in autostrada in
Scozia, a Laura la perfetta navigatrice, a Mario, alle due ragazze tedesche
che sanno organizzare dei party veramente movimentati, al proprietario del
divano e tappeto quella sera alla festa di capoeira, a Floriano
"Dontspikinglish" e al suo amico romano, a Fabio che ho conosciuto poco, a
Walter e al suo amichetto, ai due bambini sposati, al gattone di Connaught e
al cigno sul lago nelle Highlands, alla signora dell'ostello di Edimburgo e
alla signora americana del Wisconsin che in 5 minuti mi ha raccontato la sua
vita e quella di suo figlio che non ha la ragazza all'ostello sul Lake
District, al parroco di Southampton e a quello di Loch Lomond il cui
fratello ha progettato il nuovo stadio di Southampton, alla signora che mi
ha prestato 2 pound, a quelli che ora non ricordo e a quel qualcuno lassù che un
giorno del marzo 2000 quando ero sul divano e non c'era niente alla tv mi ha
suggerito di aprire la guida della mia università e fermermi alla pagina
"Erasmus": di questo gliene sarò sempre grato...
Insomma, grazie a tutti. Alla prossima ragazzi!
Good Bye Southampton...

 

 

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